7 luglio 2005. Il colloquio è tra Consorte e Latorre ma a un certo punto il telefono viene passato a D'Alema.
- D'Alema: va bene. Vai avanti vai!
- Consorte: Massimo noi ce la mettiamo tutta.
- D'Alema: facci sognare. Vai!
- Consorte: anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo.
- D'Alema: e si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare?
- Consorte: esatto. E' da fare uno sforzo mostruoso ma vale la pena a un anno dalle elezioni.
- D'Alema: va bene, vai!
Poco prima la conversazione tra D'Alema e Consorte sarebbe iniziata con toni scherzosi.
- D'Alema: Lei è quello di cui parlano tutti i giornali? - Consorte: Guardi, la mia più grande s... io volevo passare inosservato ma non riesco a farcela.
- D'Alema: Eh... inosservato, sì!
- Consorte: Massimo, ti giuro, il mestiere che faccio io più si passa inosservati e meglio è... niente Massimo, sto provando a farcela... Con l'ingegnere abbiamo chiuso l'accordo questa sera.
- D'Alema: Ah!
- Consorte: Nel senso che loro ci danno tutto. Adesso mi manca un passaggio importante e fondamentale. Sto riunendo i cooperatori perché sono tutti gasati... Gli ho detto, però, dovete darmi i soldi, non è che potete solo incoraggiarmi.
- D'Alema: Di quanto hai bisogno ancora?
- Consorte: Di qualche centinaio di milioni di euro.
- D'Alema: E dopo di che fate da soli?
- Consorte: Sì, sì.
- D'Alema: Tutto da soli.
- Consorte: Sì, Unipol, cinque banche, quattro popolari e una banca svizzera.
- D'Alema: Ah, ah.
- Consorte: E... eh... (parola incomprensibile) lì poi andiamo avanti. Ah no! C'è Hopa anche Hopa che lo fa. E andiamo avanti, facciamo tutto noi. Avremo il 70% di Bnl.
- D'Alema: Ho capito.
- Consorte: Secondo te Massimo ci possono rompere i c... a quel punto?
- D'Alema: No, no, no. Sì qualcuno storcerà il naso, diranno che tu sei amico di Gnutti e Fiorani.
(da Repubblica)
giovedì 11 marzo 2010
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