Mokbel: "Se t'è venuta la "candidite", se t'è venuta la "senatorite" è un problema tuo, però stai attento... ultimamente io sò stato zitto, ma oggi mi hai riempito proprio le palle Nicò, capito?" .S: "Comunque, guarda, mi dispiace...". Mokbel: "Devo aprì bocca Nicò? devo aprì a bocca mia? Io quando apro a bocca faccio male, a secondo del male che si fa, Nicò, hai capito? Vuoi che parlo io?". Di Girolamo è impaurito e risponde: "Io ieri ho sbagliato". Più minacciosa la replica di Mobkel: "Non me ne frega un cazzo, a me di quello che dici tu, per me Nicò puoi diventà pure presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio, cioè nel mio cranio sei sempre il portiere, non nel senso che tu sei uno schiavo mio, per me conti come il portiere, capito Nicò? Ricordati che io per le sfumature mi faccio ammazzà e faccio del male".
Ed in un altro passaggio Mokbel passa apertamente alle minacce.M: "Oggi devo stare con la mia gente... sei una grandissima testa di cazzo... Nicò sei proprio sballato, sei una grande delusione lo sai Nicò, ha avuto comportamenti strani, fra te e "Pinocchio (Marco Toseroni socio di Mokbel e di Di Girolamo in alcune società, ndr).. qui stiamo lavorando visto che siamo, nonostante tutto, soci...".
Mokbel è un fiume in piena e ricorda al senatore Di Girolamo, come è stato "creato" ed "eletto" al Senato della Repubblica e gli dice che deve trovare posti di lavoro alle persone che Mobkel gli segnalava: "Mò ricordati che devi pagà tutte le cambiali che so state aperte e in più devi pagà lo scotto sulla tua vita, Nicò perché tu una vita non ce l'avrai più.. ricordati che dovrai fare tutte le tue segreterie tutta la gente sul territorio, chi te segue le Commissioni, il porta borse, l'addetto stampa, il cazzo che se ne frega... ma come ti funziona sto cervello Nicò?".
Mokbel parla di affari con altri indagati e della facilità con cui passa i controlli, anche a Fiumicino: "Io a Fiumicino non mi ferma nessuno, faccio passare quello che mi pare senza problemi, droga, brillanti...". Poi parlano di affidare un incarico al senatore Di Girolamo per portare soldi all'estero, anche ad Hong Kong.
Ad un certo punto, però, i rapporti tra Mokbel ed il senatore Di Girolamo si guastano: "Dovendo trovare una collocazione per Di Girolamo, Mobkel diceva al neo-senatore, "dobbiamo trovare un altro partito dove infilarci perché ieri sera è venuto il senatore De Gregorio, l'onorevole Bezzi, tutti quanti si sono messi a tarantella, siccome De Gregorio è l'unico che l'ha l'accordo blindato con Berlusconi... cioè si presenta in una delle liste... e poi fanno la segreteria nazionale... io adesso preferisco vedere se trovo la strada sempre per Forza Italia che sarebbe ancora meglio...".
Con il tempo i rapporti tra Mokbel ed il senatore degenerano perché Di Girolamo non farebbe "esattamente" quello che gli consiglia Mokbel. Che, in una telefonata, lo aggredisce: "Nicò, non stai facendo un cazzo, perdendoti nelle tue elucubrazioni, ti ho avvisato una, due, tre volte ed io con un coglione come te non me ce ammazzo... vuoi far il senatore, prendi i tuoi sette mila euro al mese, vattene affanculo a non me rompè se no ti metto le mani addosso".Ma Di Girolamo, preoccupandosi del ruolo di riciclatore per Mokbel e per la cosca, si schernisce: "Non mi va a finire come Coppola e Fiorani".
(da Repubblica)
giovedì 11 marzo 2010
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